Stendiamo un velo

Perché ci si ostina a fare remake di bei film? Soprattutto: perché si replicano film belli, ancora attuali? C’è bisogno (forse) di rifare certi film di fantascienza come “Star Trek” o “Il pianeta delle scimmie” per adeguare/ammodernare costumi o tecnologia. Ma alcuni, per favore, lasciateceli nell’originale.

Uno in particolare, è forse il più rifatto tra tutti. Rifatto almeno due volte negli anni ’90. Questi remake hanno visto come protagoniste le gemelle Olsen (“Matrimonio a quattro mani”) e Lindsay Lohan (“Genitori in trappola”). Il più noto originale è “Il cowboy col velo da sposa” tratto dal romanzo tedesco “Das doppelte Lottchen” del ’49. Il film hollywoodiano del ’61 è ancora divertente, attuale nei temi e nella scrittura, ancora ampiamente e piacevolmente fruibile da qualsiasi tipo di pubblico. Invece i film del ’95 e del ’98 sono a tratti scemi, grevi ed esagerati. L’averli resi contemporanei (almeno nelle intenzioni di allora), ha fatto sì che già oggi appaiano inattuali, improponibili, direi fuori moda.

Per la verità capisco bene come si possa ri-produrre un film la cui sceneggiatura (praticamente già pronta) è di sicuro successo. Se poi hai una giovanissima attrice, capace, e da lanciare a rischio zero, “The Parent Trap” è quasi una scelta obbligata. Ma cara Rai/Sky, perché in TV passare questi scialbi remake quando detenete i diritti dell’originale?