Chi vincerà le presidenziali americane?

Cosa avrà voluto dire Romney affermando che probabilmente Obama vincerà le elezioni? Se un politico dice una cosa del genere vorrà dire che è sicuro di perdere? Mi viene in mente la famosa rimonta solo annunciata da Veltroni e che non ha mai ottenuto su Berlusconi nelle politiche nostrane del 2008.

Ho voluto indagare e consultare i sondaggi in proposito. Negli Stati Uniti, i sondaggi sono sempre disponibili al contrario di quanto succede da noi. Ecco quindi che si può verificare se negli USA un candidato è almeno intellettuamente onesto da preannunciare la sua imminente sconfitta. Da noi no: sebbene tutti sappiano, ci vengono occultati i sondaggi. Ecco quindi che i vari candidati dichiarano quello che vogliono a proposito di sondaggi che non sono disponibili per una controprova.

Nei vari giri in rete, mi è piaciuta tantissimo la mappa elettorale del “The Huffington Post” (.com). Bella la possibilità di personalizzarla, facile l’accessibilità ai sondaggi, ricca la disponibilità di dati.

Ho pensato che stanotte voglio dormire. Allora grazie a tutta quest’abbondanza di dati posso già sapere come andrà a finire senza lasciarmi trasportare da un’attesa forse montata ad arte per incentivarci a seguire le dirette organizzate dai vari network.

Trascurando le peculiarità tutte americane del voto e il fatto che le difficoltà nel voto possano alterare i sondaggi fin qui pubblicati, prendiamo per buoni i dati su www.huffingtonpost.com.

All’apertura dei seggi possiamo dare per acquisiti i seguenti stati:

  • per Obama (237 grandi elettori): District of Columbia, Vermont, Hawaii, New York, Rhode Island, Maryland, Illinois, Massachusetts, California, Connecticut, Washington, Maine, New Mexico, New Jersey, Michigan, Minnesota, Pennsylvania, Oregon;
  • per Romney (191 grandi elettori): Arizona, Georgia, Missouri, South Carolina, South Dakota, Indiana, Tennessee, Nebraska, North Dakota, Kentucky, Texas, West Virginia, Alabama, Louisiana, Arkansas, Oklahoma, Idaho, Utah, Wyoming, Mississippi, Kansas, Alaska.

Ecco invece la tabella relativa agli stati nei quali qualcosa può ancora succedere (alle 13:00 GMT+1 del 6 novembre 2012) secondo l’Huffington Post.

Stati in bilico e situazione secondo i sondaggi all’immediata vigilia.
Stato voti elettorali Obama Romney deviazione std
Wisconsin 10 50% 46% 1.4%
Iowa 6 49% 46% 1.4%
Nevada 6 50% 47% 1.5%
Ohio 18 49% 46% 1.1%
Colorado 9 49% 47% 1.0%
Florida 29 48% 48% 0.5%
New Hampshire 4 49% 47% 1.2%
North Carolina 15 47% 49% 0.8%
Virginia 13 49% 47% 1.0%

Secondo l’Huffington Post Obama ha:

  • l’80% di probabilità di avere alla fine almeno 66 grandi elettori da questi stati (andando a 303 contro 235 e perdendo solo in Florida e North Carolina);
  • il 55% di chances di avere alla fine almeno 85 grandi elettori da questi stati perdendo solo in North Carolina (finendo 332 contro 206), questo è il risultato più probabile (45%);
  • il 5% di probabilità di fare cappotto negli stati incerti e finire 347 contro 191.

Quindi Obama ha poche possibilità di ottenere i 343 voti elettorali che aveva ottenuto nel 2008, ma sembra scontata la sua rielezione. Ha poi il 55% di probabilità di avvicinarsi al risultato del 2008. E visto quello che si scrive, sarebbe un risultato apparentemente inaspettato.

Ma quali sono le chances che ha Romney di superare i 270 voti elettorali? Con i dati di tabella è semplice fare una simulazione che ci dice che per Romney sarà impossibile essere presidente. Se assumiamo un più ampio margine d’errore (2% per tutti gli stati), allora la situazione cambia leggermente e Romney acquista l’1% di probabilità. Io direi che è più che probabile che Obama sarà rieletto.

Domani scopriremo quanto sono attendibili i sondaggisti statunitensi. Intanto gli scommettitori accreditano ancora a Romney un 20% di possibilità dandolo a 5. Mi sembra però solo un modo di raccattare ancora puntate con Obama a 1.17…

Niente da fare dunque per Romney. Forse sarà più avvincente la lotta per la composizione delle assemblee…

Come è finita?

Esattamente come atteso: 332 a 206 per Obama che si aggiudica tutti i battleground states ad eccezione del North Carolina.